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EAP in England

Oggi voglio condividere con voi la mia esperienza di docente di EAP-English for Academic Purposes in UK.

Sono ormai cinque anni che passo le mie estati in Inghilterra a lavorare in università, ogni anno una università diversa. Perché, potreste chiedervi, cambi posto ogni anno? La risposta è semplice: voglio accumulare più esperienza possibile in quello che è un campo emergente nel panorama dell’insegnamento dell’inglese come lingua seconda ovvero EFL-English as a Foreign Language. Oltre all’esperienza voglio anche acquisire una maggiore expertiseche potremmo definire una combinazione di abilità tecnica e conoscenza della materia nel contesto in cui si lavora. In altre parole, più si lavora in un determinato contesto più lo si conosce acquisendo così l’abilità tecnica di saper gestire diverse situazioni utilizzando le competenze che di volta in volta entrano in gioco. Ma innanzitutto, cos’è l’inglese accademico? A chi viene insegnato? Quali possono essere esempi di expertisein questo campo?

  • L’inglese accademico, English for Academic Purposes, è una branca del vastissimo ESP-English for Specific Purposes. L’ESP si pone in contrapposizione all’ English for General Purposesche alcuni autori particolarmente critici definiscono ‘English for no purposes’. Il dibattito ruota dunque attorno alle finalità, ‘purposes’ in inglese, per cui si studia la lingua. La studiamo per viaggiare all’estero come semplici turisti? Oppure perché serve per il nostro lavoro? Oppure perché vorremmo trovare un lavoro? Le finalità possono essere davvero molteplici, ed ogni finalità è riconducibile, a seconda del settore economico, scientifico o occupazionale, ad una branca dell’ESP. Vista da questa prospettiva la lingua non inserita in una connotazione precisa e dichiarata è chiamata General English. Possiamo quindi definire inglese accademico quella branca dell’ESP che si propone di preparare gli studenti ad usare in modo adeguato e consapevole la lingua per permettere loro di affrontare gli studi universitari, i Master e i dottorati con successo. Tra le numerose convenzioni che caratterizzano la lingua accademica, ad esempio, vi è quella di citare scientemente le fonti delle loro ricerche nei loro scritti perché, se non lo fanno, possono venire accusati di plagio.
  • In Italia l’inglese accademico esiste nelle università, ma non ha la diffusione che invece ha nel Regno Unito a causa dell’enorme richiesta da parte di quelli che in inglese si chiamano international studentsovvero studenti provenienti da paesi al di fuori della UE. In primis, Cina. Ma anche Giappone, Corea, Emirati Arabi, Africa.
  • Esempi di expertise ne potrei fare molti, ma uno su tutti è la capacità di gestire efficacemente le problematiche del cosiddettocultural clashovvero lo shock derivante dallo scontro tra culture diverse. Nelle classi in cui insegno è normale avere studenti di varia provenienza, e infatti uno dei requisiti per conquistarsi il lavoro in questo settore è la provata abilità di insegnare a studenti di nazionalità miste. Il cultural clashsi può manifestare sia tra gli studenti, ad esempio con visioni diverse di comportamenti eticamente accettabili, sia tra gli studenti e le regole del ‘sistema’ universitario occidentale come, ad esempio, dare per scontato che i docenti siano sempre disponibili ad aiutare su base individuale. In questo caso gli studenti vanno guidati a fare gli aggiustamenti necessari che permettano loro di poter costruire delle carriere accademiche di tutto rispetto.

Inutile dire che la sfida vale la candela! Sicuramente il livello di challenge è alto, ma è altrettanto alto il riconoscimento personale che porto a casa ogni volta, e che mi fa desiderare di tornare l’anno successivo per un altro incarico.

Grazie e a presto!

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